lunedì 10 ottobre 2011

La poesia didascalica






Il genere poetico afferente alla poesia didascalica si basa s’una forma di brevi componimenti, mediamente strutturati in epistole o capitoli finalizzati ad enunciare teorizzazioni di matrice filosofica o di carattere etico e religioso. Altra peculiarità portante di tale tipologia è la trattazione di dottrine scientifiche e tecniche o d’argomentazioni dal contenuto geo-storico. Codesta branca ha implicato nel corso dei decenni una cospicua produzione poetica, catalogabile fin dagli albori del VIII a.C., periodo durante il quale il poema breve “ Le opere e i giorni” di Esiodo, divenne l’opera prima dalla quale conseguentemente ne derivarono altre produzioni, riprendendo da essa le caratteristiche di brevità ed informazioni pratiche su varie discipline. Il testo in questione divenne esempio emblematico sul come già all’epoca la poesia avesse anche rilevanza d’utile vademecum, infatti si rammenti che il poemetto di Esiodo trattò con un minuzia una sequenza di consigli utili allo svolgimento delle attività agricole nelle rispettive stagioni. Metodo quello didascalico, che divenne stile adatto all’impaginazione di manuali volti alla spiegazione delle attività. L’ambito zoologico e farmacologico, strumentalizzarono alquanto l’utilizzo di tale forma poetica, corredandone l’eleganza stilistica in simbiosi con l’utilità pratica dei dati descritti e spiegati con specifiche conoscenze. Il contesto agrario vantò d’importanti poemi didascalici, vedasi gli “ Antidoti di Nicandro”, contenente un excursus valido alla conoscenza dei veleni animali, cosi come un altro prezioso patrimonio in età alessandrina come i “Fenomeni di Arato” di Soli. Opere come “ La coltivazione dei campi” di L. Alemanni o “ Il podere e la balia” di L. Tansillo, entrambi poemi didascalici del Cinquecento,i quali si rifanno alla tradizione classica delle “ Georgiche” di Virgilio. Fondamenta importante è da ritrovarsi anche in Lucrezio, il quale con la sua opera latina “ De rerum natura” accresce tramite la poetica l’interpretazione della filosofia epicurea. Per quanto concerne la fase Medioevale, i contenuti trattati s’incentravano sostanzialmente ai bestiari, ossia, riflessioni alle proprietà ed agli influssi benefici ottenuti dagli animali, al pari di questi ultimi è da ritenersi analogo il contenuti dei lapidari, riguardanti lo studio delle pietre e gli erbari, letteralmente riconducibili alle proprie salutari delle erbe. Un rinvigorimento di tale forma poetica si sviluppa con voga nel Settecento, periodo illuministico, durante il quale la necessità di chiarimenti filosofici e religiosi invitarono la ragione degli intellettuali ad una cultura non più empirica come quella delle arti manuali bensì ad una capace d’accostarsi alla metafisica dell’essere, finalizzata alla ricerca d’attività e tecniche che trascendessero dal materiale e vertessero sull’immaterialità presente nella quotidianità del sistema sociale, come l’esempio Inglese di A. Pope, il quale nel suo “Saggio sulla critica” e “Saggio sull'uomo”, dedicandosi all’utilizzo del verso poetico. Le prime raccolte di poesia didascalica, specie quelle di Esiodo, si presentarono in versi esametri, scritte in dialetto ionico, il quale possedeva delle varianti fonetiche, analizzabili e documentabili tra i componimenti di quest’ultimo e quelli di matrice omerica. Il livello stilistico apparve alquanto scadente, come quasi un abbozzar d’una nuova tecnica ancora da arricchire e perfezionare, solamente nei successivi periodi letterari, specie in quelli Europei, il didascalico vantò una forma alquanto leggibile in piacevolezza, comprensione ed eleganza, vedasi le produzioni dantesche e di Brunetto Latini. Il metodo didascalico in realtà seppur un’apparente manualistica d’insegnamento, volle congiungersi all’arte poetica catalogandosi in un’innovazione letteraria capace d’accorpare l’utile al raffinato. Una sperimentazione che però non ebbe un perenne successo tra gli autori, giacché lo sviluppo del romanticismo declinò l’interesse letterario verso ulteriori forme compositive, delineando il decesso artistico di tal forma, tanto amata quanto dimenticata.


ENRICA MELONI

Licenza Creative Commons
Enrica Meloni, poetica della quotidianità by Enrica Meloni is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Based on a work at enricameloni.blogspot.com.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://enricameloni.blogspot.com/.

Nessun commento:

Posta un commento